Il funzionamento dell’ occhio umano è simile a quello di una macchina fotografica.
Le componenti trasparenti, vere e proprie lenti naturali incaricate della messa a fuoco, sono due: la cornea (che fa da obiettivo) e il cristallino (che focalizza l’immagine); tra le due agisce l’iride, la struttura che stabilisce il colore dell’occhio e che delimita un foro rotondo centrale (la pupilla) che, come il diaframma della macchina fotografica, si stringe e si allarga in modo automatico, regolando la quantità di luce che entra dentro l’occhio.
Per vedere un immagine “a fuoco” occorre che i raggi di luce si congiungano nel medesimo punto focale sulla retina. Questo processo avviene attraverso i mezzi diottrici dell’apparato visivo (cioè cornea, cristallino, umor acqueo e umor vitreo).
L’immagine che viene percepita sulla retina, viene successivamente trasmessa al cervello attraverso il nervo ottico, che ha il compito di elaborare le informazioni visive provenienti da entrambi gli occhi per poi generare una visione binoculare.
Si stima che circa il 25-30% della popolazione mondiale sia affetta da un difetto visivo e che questo dato sta crescendo notevolmente, soprattutto nei bambini e negli adolescenti. I principali difetti della vista sono: miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia.
LA DIFFERENZA TRA DECIMI E DIOTTRIE
La diottria è l’unità di misura del difetto di vista (miopia, ipermetropia e astigmatismo).
I decimi servono invece a quantificare la capacità visiva di un occhio;
Un occhio sano, senza difetti di vista vede 10/10.
Un occhio miope di 2 diottrie vede circa 1/10 senza occhiali ma, correggendo il difetto di vista con una lente di 2 diottrie, vedrà 10/10 se non vi sono patologie oculari che riducono il suo visus